Il sig. Ma Jianguo, durante il lockdown, ha tentato di sottrarsi alla quarantena imposta dallo Stato il 6 febbraio 2020, quando il veicolo sul quale viaggiava venne fermato da agenti di polizia a un posto di blocco. Ma reagì con violenza intenzionale ai controlli epidemici dei pubblici ufficiali, pugnalando a morte due di essi.
Condannato alla pena di morte, Ma è stato giustiziato il 9 luglio 2020, dopo che la death penalty è stata confermata dall’Alta Corte popolare della Provincia di Yunnan il 30 marzo 2020, anche in considerazione del fatto che Ma era un soggetto recidivo, avendo aggredito un funzionario pubblico nei cinque anni precedenti. Nella sentenza di primo grado si legge che Ma si era dichiarato «profondamente pentito» del suo gesto, e che aveva affermato di avere «perso la testa per il terrore di venire rinchiuso in un ospedale» e di venire così «infettato dal virus mortale». Si è trattato della prima esecuzione capitale in Cina per un reato connesso all’emergenza sanitaria da Coronavirus.
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